Personalmente se dovessi rispondere “di cuore” alla domanda cosa sono i libri di narrativa, direi che nella letteratura sono tutto. Anzi, sono la letteratura stessa. O almeno quella che conta per me e sono certa che questo sia un pensiero condiviso da milioni di persone.
Ma dal momento che ogni volta che ci ritroviamo qui lo facciamo per chiarire davvero qualche dubbio, ecco che vi propongo una definizione abbastanza chiara e immediata di cos’è la narrativa. È una forma speciale di comunicazione che organizza il discorso umano nell’atto del narrare, cioè raccontare fatti che hanno per protagonisti esseri umani, animali, oppure oggetti inanimati i quali danno vita a una storia.
Cos’è la narrativa
Questa definizione ci apre un baratro di sotto definizioni e diagrammi che rischiano di impantanarci inutilmente; qui infatti ci occorre soltanto sapere che la narrativa incarna un preciso genere letterario di cui fanno parte i tanto amati romanzi, i racconti e le novelle.
La narrativa, poi, come diceva Aristotele, può essere narrazione oppure drammaturgia, a seconda che chi racconta la storia sia interno o esterno alla storia stessa, se questa sia raccontata secondo uno solo o più punti vista. La narrativa ha dunque le sue voci e i suoi tempi che marcano l’ordine temporale degli eventi, la loro durata e la loro frequenza.
Anche i formalisti russi si sono occupati della questione, classificando azioni e funzioni, organizzando schemi di consequenzialità e aggiungendo alla definizione su cos’è la narrativa l’ipotesi che questa sia passaggio di informazioni tra un autore e un lettore tra i quali intercorre un particolare rapporto.
Cosa sono i libri di narrativa
Ora che più o meno abbiamo chiaro il quadro generale, cosa sono i libri di narrativa? Quelli che poi cerco sugli scaffali della mia libreria preferita?
Sicuramente sono testi di prosa che si distinguono tra romanzi, racconti e novelle.
Il romanzo
Il romanzo, rispetto agli altri, è in genere più lungo e ha una struttura più complessa, fatta di tempi diversi, più personaggi, spesso più luoghi, più eventi narrati e una maggiore quantità di dettagli in generale.
Il racconto
Il racconto, invece, di solito è più breve, ruota intorno a un solo evento, ha personaggi, spazi e tempi limitati. Ovviamente, poi, possono esistere romanzi brevi come racconti lunghi ed entrambi si dividono in categorie a seconda del tipo di storia: d’avventura, di ambientazione storica, umoristica, gialla, rosa, di fantascienza, fantasy ecc.
La novella
Esiste poi una differenza anche tra novella e racconto. Innanzitutto si definiscono novelle i racconti scritti prima del Novecento, addirittura andando indietro nel tempo anche quelle tramandate oralmente, poi le novelle sono ambientate in spazi e luoghi ben precisi, sono ancorate alla realtà e hanno una finalità educativa palese. I racconti, invece, sono in genere più lunghi, possiedono un elemento fantastico o magico, possono essere autobiografici o comunque avere relazioni con elementi della vita dell’autore, e hanno come scopo il puro diletto.
A pensarci bene, stavolta non sono sicura di aver risposto alla domanda su cosa sono i libri di narrativa, ma come dico sempre, la risposta non può che essere nei libri stessi e per capire meglio le differenze che finora abbiamo tratteggiato solo in teoria, non ci resta che recarci davanti a quei famosi scaffali e scegliere tra gli autori più famosi delle varie tipologie: i miei favoriti sono Calvino per il racconto e Pirandello per la novella. Per il romanzo, naturalmente, Manzoni, ma non so se avrete abbastanza fegato per riaprire I promessi sposi…
Foto | Free-Photos via Pixabay
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