senso di colpa

5 fondamentali romanzi su senso di colpa, perdono e redenzione

Senso di colpa, redenzione e perdono sono termini che si cercano, si guardano negli occhi, riflettendosi, con un’inevitabile e umanissima difficoltà, gli uni negli altri. Un significato profondo, lo sappiamo bene, si nasconde dietro quelle parole tanto temerarie, così difficili da perseguire e realizzare.

Un tema importante, dunque, che la grande letteratura, nel corso tribolato dei secoli, ha indagato, scandagliandolo in profondità.

Scrittori di primo piano si sono pazientemente chinati sull’animo umano, scrutandolo con la loro intransigente lente di ingrandimento, desiderosi solo di scovarne tutte le sfumature, tutte le dinamiche che lo muovono e lo regolano.

I migliori romanzi sul senso di colpa e su come redimersi

Da questi studi accurati, quasi maniacali, sono nati poi grandi, indimenticabili romanzi. Classici piccoli e grandi che hanno mostrato come il cuore dell’uomo nasconda, tra le proprie isole di luce, anfratti oscuri.

Perdono e redenzione offrono allora la possibilità di un lungo e impegnativo viaggio di ritorno che, da quel buio doloroso e opprimente, ci riporta passo dopo passo verso il sole. Verso quella luce che cura senza abbagliare.

I miserabili, di Victor Hugo

Dal galeotto Jean Valjean, salvato dalle mani della polizia dal vescovo Myriel, alla prostituta Fantine, passando per tutta una moltitudine di altri personaggi, i temi del perdono e della redenzione sono nel celebre romanzo di Victor Hugo del tutto imprescindibili. Una lettura fondamentale che ci permette di osservare l’argomento da diverse angolazioni.

Delitto e castigo, di Fëdor Dostoevskij

Uno dei grandi classici della letteratura russa in cui si racconta il dilaniante senso di colpa che assale il giovane Rodiòn Romànovič Raskòl’nikov dopo aver ucciso due sorelle, una delle quali prestava denaro a usura. Un doloroso percorso di redenzione che, tra mille sofferenze e deliri, lo porterà a consegnarsi alla polizia.

Espiazione, di Ian McEwan

A causa di uno sciocco fraintendimento e un ingannevole gioco di sovrapposizioni, una tredicenne accusa del tutto ingiustamente un giovane di violenza carnale. La sua testimonianza non solo costerà all’uomo la prigione, ma creerà all’interno della propria famiglia pesanti conflitti e allontanamenti. Solo da anziana, a un passo della demenza senile, la donna cercherà di espiare la propria colpa, scrivendo un romanzo dove tenterà di mettere (si fa per dire) le cose a posto.

Il cacciatore di aquiloni, di Khaled Hosseini

Il romanzo di Hosseini è la storia dell’amicizia di Amir e Hassan, due ragazzini afgani. Uno ricco, l’altro povero ma legati da un sincero affetto. Il forte senso di colpa per non aver difeso Hassan dalla violenza del bullo del posto, porterà Amir ad accusare Hassan di aver rubato. Uno modo per non avere più sotto gli occhi l’amico la cui continua presenza gli ricorda – troppo dolorosamente – il proprio “tradimento”. Una volta cresciuto Amir cercherà di compensare quella terribile bugia con diversi aiuti alla famiglia di Hassan. Una toccante e dolorosa storia di colpa e espiazione.

Il piccolo soldato di Dio, di Kiran Nagarkar

Nell’affrontare il tema del fanatismo religioso e del terrorismo fondamentalista, Nagarkar dipana, attraverso la presa di coscienza di Zia Khan, una storia di redenzione e perdono. Un percorso, il suo, lungo e tribolato, ma raccontato magistralmente.

Foto | Francisco Gonzalez via Unsplash

Giorgio Podestà

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