Yuri o Juri? Nessuno dei due modi è quello corretto, a dire il vero!
È corretto scrivere Yuri o Juri?
Non bisognerebbe scrivere Yuri, né, tantomeno, Juri. Se volessimo attenerci alle regole della traslitterazione scientifica, il metodo più funzionale e accreditato, per scrivere in caratteri latini le lingue slave che impiegano l’alfabeto cirillico, non dovremmo scrivere Yuri o Juri, ma dovremmo optare per Jurij.
La grafia originale ha un che di esotico per la presenza di una delle lettere più singolari dell’alfabeto cirillico: la lettera Ю pronunciata [ju] che viene traslitterata indistintamente sia come ju che yu. In Italia si è stabilizzata la forma Jury grazie anche al famoso atleta toscano Jury Chechi – il “Re degli anelli” –, a cui è stato dato il nome del famosissimo astronauta sovietico Jurij A. Gagarin (che vediamo nel francobollo che accompagna questo post).
Il fascino dei nomi slavi
Jurij è una delle tre forme in cui in russo viene reso il nome bizantino Giorgio: Georgij, Egor e, appunto, Jurij. Il senso originale di tale nome è legato al lavoro della terra: infatti lo potremmo interpretare come “agricoltore”, “contadino”.
I nomi slavi Ivan, Nadia, Irina, Olga, Boris, Dimitri, hanno un indiscutibile fascino e sono ancora relativamente diffusi in Italia anche nelle traslitterazioni più improbabili come nel caso della fortunatissima: Catiuscia che però, a voler essere pedanti, andrebbe scritta Katjuša da Caterina, la pura.
In conclusione, quindi, Yuri o Juri? Dovrebbe essere Jurij, ma non facciamo i fiscali! Usiamo l’uno o l’altro, ben sapendo che qui da noi la forma più usata è Jury.
Foto | Pixabay