Geoffrey Chaucer

5 curiosità su Geoffrey Chaucer, padre della letteratura inglese

Dovendo parlare del celebre autore de I racconti di Canterbury, diventa per noi quasi un obbligo richiamarci subito alle parole dello scrittore Gilbert Keith Chesterton: “Se Shakespeare e Milton sono i più grandi figli del loro Paese, Chaucer ne è comunque il padre.” Un’affermazione che non fa una grinza. Una verità immobile quanto un punto fermo. Un fulcro attorno a cui tutto il resto ruota, espandendosi inevitabilmente verso l’esterno come gli echi di un gong.

Geoffrey Chaucer: un uomo dalle molte sfaccettature

Tanti, dunque, sono i meriti di Geoffrey Chaucer (1343-1400) e, non ultimo, quello di aver innalzato l’inglese al rango di lingua letteraria. Un uomo, d’altronde, impegnato su molteplici fronti, non solo squisitamente letterari.

Le cronache del periodo ce lo mostrano, infatti, indaffaratissimo alla corte dei Plantageneti, dove  fu  sia paggio del duca di Clarence, terzogenito del re,  sia diplomatico e latore per Edoardo III.

Geoffrey Chaucer: 5 fatti sorprendenti

Tuttavia se volete saperne di più su questa figura destinata a gettare, grazie al suo talento, le fondamenta della letteratura d’oltremanica, eccovi  cinque notizie poco note al pubblico, ma pronte a stuzzicare il vostro appetito di lettori. Un’occasione d’oro per diventare, in un baleno o poco più, curiosi “pellegrini”chiamati a vagare (con un bordone ben stretto in pugno) nell’Inghilterra del Medioevo. Quello che potrà capitarci una volta partiti, lo scopriremo soltanto leggendo.

Buon viaggio a tutti!

1. Chaucer venne catturato dai nemici e il re, per liberarlo, dovette pagare un salatissimo riscatto

Quando il poeta aveva solo vent’anni venne fatto prigioniero dai francesi che, per ridargli la libertà, chiesero a Edoardo III di pagare un riscatto piuttosto sostanzioso (una cifra equivalente a circa 10.000 euro di oggi). Il re sborsò l’importo senza battere ciglio.

2. Scriveva usando il Middle English

Se Shakespeare già usava un inglese che potremmo definire “quasi moderno”, Chaucer si esprimeva scrivendo invece in Middle English, la lingua che aveva rimpiazzato l’Old English, parlato dagli anglosassoni prima dell’invasione di Guglielmo il Conquistatore nel 1066.

3. L’opera di Geoffrey Chaucer è piena di umorismo

Irriverenza e ironia (a tratti anche piuttosto salaci) sono un’innegabile caratteristica di Chaucer come dimostra anche Il racconto del mugnaio, dove una donna piena di verve e inventiva si fa gioco di un corteggiatore troppo insistente. La risata è assicurata!

4. Parodiò di se stesso in uno dei suoi più celebri racconti

Ne Il racconto di Sir Topas, il poeta veste i panni di un narratore così pedante e meticoloso da annoiare tutti i pellegrini presenti. L’uomo, infatti, viene costretto a interrompere la sua storia ben prima della fine. Chaucer, con la sua consueta ironia, vuol presentarsi come un narratore tedioso e senza brio.

5. Chaucer fu sepolto per ben due volte nell’abbazia di Westminster

In un primo tempo il grande poeta venne sepolto anonimamente nell’abbazia di Westminster, solamente un secolo e mezzo dopo la salma venne riesumata e traslata in una monumentale tomba di marmo, collocata questa volta però nel transetto sud dell’abbazia stessa.

Via | Mentalfloos
Foto | georgios via Depositphotos

Giorgio Podestà

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