Il 16 agosto 1884 nasceva Hugo Gernsback. Personalità poliedrica e inesauribile ideatore di iniziative culturali, fu importante editore, ma anche scrittore, divulgatore e inventore. Benché attivo in più campi, dalla radiofonia ai primi esperimenti televisivi, il nome di Hugo Gernsback rimane indissolubilmente legato alla fantascienza, genere letterario secondo alcuni addirittura creato dal vulcanico personaggio. Un genere che, come è noto, ha alti e bassi nella storia della letteratura ma è sempre molto apprezzato (e, a volte, profetico).
L’importanza di Hugo Gernsback nella fantascienza
Esagerazioni a parte – come è noto il genere gli preesisteva, basti pensare alle opere di H. G. Wells o di Jules Verne – a lui si devono la pubblicazione negli anni Venti dello scorso secolo della prima rivista di fantascienza, la celebre Amazing Stories e la stessa paternità del termine science-fiction.
Non solo. L’inarrestabile Gernsback si cimentò egli stesso nella scrittura di alcuni racconti fantascientifici, a dire il vero di modesto rilievo, ma pur sempre utili a veicolare idee e contenuti legati all’allora giovane fantascienza.
Se nessuno può sminuire il ruolo rivestito da Gernsback nel diffondere e valorizzare l’imberbe fantascienza di quei decenni lontani, non di meno il personaggio ha goduto anche di una fama non proprio lusinghiera sotto il profilo imprenditoriale-commerciale. Due autori tra i più importanti della narrativa fantastica del periodo, H. P. Lovecraft e Clark Ashton Smith, lo ribattezzarono significativamente “Hugo the Rat”, “Hugo il sorcio”, a causa della sua “riluttanza” a pagare le opere degli autori pubblicati sulla sua rivista.
In suo onore a partire dal 1953 viene conferito il Premio Hugo per opere di fantascienza e fantasy, nel corso della WorldCon (World Science Fiction Convention).
Nel Catalogo Vegetti della letteratura fantastica è presente una sintesi della bibliografia italiana di Hugo Gernsback.
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