Torino. Fra l’11 settembre e il 28 dicembre 2017 (con qualche evento precedente).
L’enigma del gatto
Finalmente una gru riporta a terra il battello Valentina II. Era affondato poco meno di un anno prima avendo rotto gli ormeggi causa maltempo ed essendosi schiantato contro i piloni del ponte Vittorio Emanuele I.
Durante le operazioni di recupero emerge dal fango un femore umano. All’alba arrivano anche il prestante vicequestore quasi 50enne Luca Ferraris, l’ispettrice Celeste Priante, il vice ispettore Paolo Schiavo e, ovviamente, pure Alex, fratello di Celeste e aspirante giornalista, pubblicista a “Torino News”. I vigili urbani trovano anche le spoglie di un cadavere senza nome.
Luca commenta che saranno “cazzi al limone” e per mesi effettivamente non fanno progressi nell’investigazione.
Pochi giorni prima del Natale torna in città Cloe Damiani, giovane insegnante di storia dell’arte, col fido inseparabile gatto Pablo. Luca ne è felice. Vanno a stare da lui.
Si erano conosciuti a luglio (quando lei era stata rapita) ed era iniziata una storia molto coinvolgente. Poi le era stata assegnata una supplenza in un liceo di Cordecons e a Torino si faceva ospitare dall’amica Cristina nel B&B; a lui i pochi giorni liberi servivano per scendere a Roma dalla figlia Francesca.
La sintonia era forte tuttavia. Ora provano a vivere sotto lo stesso tetto. Cloe comunque attenta agli amici come la drag queen diabetica Roberto (alle prese con una ghostwriter che aiuterà a raccontare la storia del rapimento) e in permanente contatto telefonico con le lontane sorella e Madre. Luca preso dalle inconcludenti indagini, che fortuitamente però presto si incrociano (visto che l’editore viene ucciso) e diventano via via sempre più febbrili, finendo inevitabilmente ancora una volta nelle grinfie infallibili del linguaggio felino del persiano nero Pablo.
I gialli di Sonia Sacrato
La brava scrittrice circa 45enne Sonia Sacrato è nata e vive a Padova. Risulta però Torino-dipendente da tempo immemore e ancora nel capoluogo piemontese ambienta l’ennesima avventura della simpatica serie del gatto (iniziata nel 2018).
Pablo, lince del Bengala
La lince del Bengala si trova qui alle prese col nuovo compagno della padrona, preparato e preciso sul lavoro, distratto ma premuroso a casa. Prima si osservano a distanza, poi il vicequestore si fa ammaestrare a dovere, comprende e applica con timore reverenziale i saggi insegnamenti del felino, che gli concede l’onore della sua calorosa vicinanza. Niente fusa all’inizio affinché non si monti troppo la testa, le riserva solo a Cloe.
Pablo pesa circa nove chili, sa a sua volta ascoltare e mantiene comunque l’attitudine a risolvere le situazioni più intricate ed enigmatiche (da cui il titolo).
Durante la convalescenza Cloe aveva goduto Casino Totale di Izzo ed era rimasta colpita da molte frasi (come ogni lettore, del resto), in particolare una (non si può amare senza pensare di avere qualcosa da perdere) le era servita a spiegare a Fabrizio che era finita e a scegliere Luca per guardare avanti.
Stile del romanzo L’enigma del gatto
La narrazione è mista: in terza persona al passato prevalentemente su Luca, Roberto e pochi altri, in prima al presente racconta Cloe (con un breve inserto a Padova il 17 agosto 2005).
Chiara e utile (al caso) lezione su Artemisia Gentileschi da pagina 124.
Whisky Carol Ila e vino Nebbiolo, fra abbastanza altro.
Quando chiama Madre la suoneria attiva La Cavalcata delle Valchirie, poi appaiono innumerevoli citazioni cinematografiche e musicali, fra queste segnaliamo Ezio Bosso, Michael Bublé e Ludovico Einaudi.
Il libro
Sonia Sacrato
L’enigma del gatto
iDobloni del Covo della Ladra, 2023
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