La statua di sale venne pubblicato per la prima volta in America nel 1948. Nonostante l’indiscutibile successo di vendite del romanzo, Gore Vidal si trovò ben presto sotto attacco, a essere il bersaglio prediletto dei tanti critici benpensanti del periodo. Una cricca potente che, in un modo o nell’altro, con le loro recensioni, decretavano invariabilmente fiaschi e trionfi. Successi e tonfi di scrittori e poeti di buone speranze.
In quel clima di cieco perbenismo, di principi ristretti (e usiamo un eufemismo), alcune importanti riviste e quotidiani si sentirono così profondamente oltraggiati dal nuovo romanzo di Vidal che si rifiutarono persino di pubblicizzarne l’uscita. Primo fra tutti il prestigioso e riverito New York Times. Il tema scottantissimo dell’omosessualità, inviso ai più, osava infatti mostrarsi apertamente in “pubblico”, puntare i riflettori sull’amore tra uomini. Semplicemente inaccettabile.
La statua di sale
Il sentimento profondo che il giovane e atletico Jim prova per il compagno di scuola Bob è, infatti, il fil rouge che ossessivamente attraversa il romanzo La statua di sale.
Le vite dei due giovani prendono, come spesso accade, strade diverse. Inseguono sogni e mete differenti, ma per Jim, Bob rimane sempre e comunque il grande amore della sua vita. Il nome inalterabilmente inciso in fondo al suo cuore. Per lui, tutto sembra convergere su quella notte d’amore passata insieme, quando giovanissimi in campeggio si erano lasciati travolgere dalla passione. Secondo Jim quello era certamente il paradiso, l’Eden perduto. Per Bob qualcosa invece da cui fuggire, forse inorridito.
Così ecco che altri incontri, altri amori più o meno passeggeri, nuove storie di solitudine condivisa diventano la vita stessa di Jim. Jim che si lega via via ad altri uomini, continuando tuttavia a cercare, a sognare ostinatamente Bob. Quando i due, dopo molti anni, a guerra conclusa, avranno finalmente modo di ritrovarsi in una camera, sopra a un letto, la verità alzerà arcigna lo sguardo su Jim, facendogli perdere per alcuni lunghi istanti il lume della ragione. La padronanza di sé.
La statua di sale di Gore Vidal è un romanzo forte e coraggioso che, in anni particolarmente difficili e perbenisti, punta i riflettori sull’omosessualità. Tema allora (anche oggi?) scottantissimo.
Il libro
Gore Vidal
La statua di sale
traduzione di Alessandra Osti
Fazi, 2018