Camp Out

Camp Out. Storia di Max il boschettiere: cambiare il mondo dal giardino di casa

Camp Out. Storia di Max il boschettiere, è unlibro della versatile scrittrice modenese, esperta di comunicazione e fantasiosa cantastorie dai grandi contenuti, Cristiana Minelli.

Una favola moderna pubblicata da Ultra, la cui postfazione è di Vittorio Orsenigo, artista dai molti talenti, classe 1926. Favola sì, ma ispirata dalla realtà e capace di insegnare a tutti noi  che per vivere qualcosa di grande non occorre andare troppo lontano. Si può cambiare il mondo – o almeno provarci – anche stando nel giardino di casa, con un computer e tanta volontà.

Imparare dai più piccoli

Camp Out
Cristiana Minelli, Camp Out

Sapete chi è Max Woosey? Un ragazzino britannico di 10 anni che – intenzionato a racimolare su un sito apposito 100 pounds, ovvero quelli che per noi sono 110-120 euro, per aiutare una casa di cura per malati terminali – è riuscito in realtà e in meno di un anno a raccogliere l’equivalente di ben 71 mila euro!

Ma andiamo con ordine grazie all’autrice di Camp Out. Vale sempre la pena trarre insegnamento dai più piccoli, quando noi grandi siamo così propensi a credere solo nell’impossibilità delle imprese.

Camp Out: una promessa da mantenere

Camp Out trae ispirazione proprio dalla vera storia di Max, ragazzino capace di tener fede a una promessa: vivere una vera e indimenticabile avventura all’interno di una tenda regalatagli dal suo anziano vicino di casa Ric, morto di cancro dopo sua moglie.

L’inizio della pandemia fa temere al bambino che la casa di cura in cui l’anziana coppia era ricoverata possa trovarsi in difficoltà, e così l’avventura che decide di vivere diviene anche meta importante: una raccolta fondi e un anno di campeggio nel giardino di casa superando ogni avversità: dal maltempo ai formicai, tanto per citarne alcune.

Una grande impresa, un piccolo protagonista

Il mio romanzo di formazione era appena cominciato. Gli scrittori ci sudano sopra, io ci dormivo letteralmente dentro.

La voce narrante è quella del bambino, che come tale racconta la sua impresa con grande semplicità, ma non è l’unico punto di vista che nel libro incontriamo: Oscar, per esempio, dice la sua ironizzando sul coraggio di Max alla prese con l’invasione di un tasso, e Oscar di animali se ne intende parecchio visto che è il fedele amico di Max, ovvero un cane. Lo segue nel temerario campeggio e nel meraviglioso progetto che li renderà entrambi famosi: una cosa da uomini. Veri e rudi.

Camp Out e i suoi contenuti: sposare giuste cause ma non solo a parole

La scuola, i social, i follower, l’amore per gli animali, le cause sposate “per strada”, scoprendone l’esistenza per caso e decidendo di dare un contributo attivo da vero boschettiere, come quella degli orsi ballerini, costretti a danzare per intrattenere le persone nonostante sia considerata una pratica illegale, o l’estinzione del cetaceo più piccolo del mondo, la vaquita. E l’inquinamento, gli sfollati della costa orientale dell’Australia, il riscaldamento globale… tutti temi per i suoi pod cast appassionati.

In tenda con gli amici

Il nuovo mondo di Max è fatto di piccoli gesti dai grandi risultati, di volpi e cornacchie, pettirossi e margherite, mentre il mondo vive nel terrore del contagio, in piena pandemia. Ha l’appoggio dei genitori e la compagnia di Oscar, la gratitudine degli uccelli che sfama, l’ammirazione degli amici e la vicinanza di chi non c’è più, l’attenzione dei media e l’ottima risposta della gente, ma in tenda non si sente solo? Ebbene no:

Comunque, se la voce che risuona nel buio è solo la mia, l’ultima parola, in ogni caso, spetta sempre a me. Ho praticamente brevettato un modo per aver sempre ragione.

E se ci si ammala? In quel caso mamma raggiunge la tenda e si dorme in compagnia, sebbene la sua unica richiesta in qualità di genitore sia quella di buscarsi un raffreddore in primavera per favore! Invece, in caso di tempesta, in tenda si trasferisce papà.

Camp Out: il romanzo di una storia vera

Camp Out è la versione romanzata di una bellissima storia vera che vede il bambino Max superare le 500 notti in tenda e raccogliere una cifra davvero esorbitante! Dopo la tenda regalatagli dall’amico Ric, per via delle intemperie ne ha dovute cambiare ben 10 ma forse questa meravigliosa avventura non finirà mai del tutto perché lo ha visto diventare uomo nonostante la giovane età, costruendo la sua determinazione e quella forza e passione necessarie a rendere ogni impresa possibile. La sua, di impresa, non è dormire un anno in tenda, ma svegliare le coscienze. Per questa ragione e per molte altre che scoprirete leggendo, la riteniamo una lettura educativa per tutti e per ogni età.

Se volete conoscere la vera storia di Max, la trovate qui.

Il libro

Cristiana Minelli
Camp Out. Storia di Max il boschettiere
Ultra, 2022

Susanna Trossero

Avatar Susanna Trossero

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