Prosegue La saga delle sette dinastie di Matteo Strukul. In questo secondo volume, La corona del potere, ci spostiamo da Milano a Roma.
La corona del potere
Siamo nel 1494, Carlo VIII è deciso a conquistare la penisola. Mentre Ludovico il Moro ha usurpato il ducato di Milano e cerca, come può, di non venire inghiottito dalle brame del re francese, a Roma è stato eletto al soglio pontificio Rodrigo Borgia. Da lontano Venezia osserva silenziosa per capire come volge la marea, mentre Firenze, orfana di Lorenzo il Magnifico, decide di far passare l’esercito francese, alleatosi nel frattempo con Ludovido il Moro.
Piero de’ Medici è costretto a fuggire. Girolamo Svaonarola imperversa a Firenze. Il papa, fra un magheggio e l’altro per porre i suoi figli in posizioni di rilievo, si rinchiude a Castel Sant’Angelo e Carlo VIII si dirige verso Napoli per reclamarne il regno in nome degli Angiò. Ma i francesi hanno portato con sé anche un terribile morbo, il “mal francese” che dilagherà come un’epidemia mortale in una penisola sempre più frammentata. In tutto questo assistiamo alle vicende di un oscuro e tormentato Cesare Borgia, di una Lucrezia Borgia vittima delle manie di potere del padre, di Leonardo Da Vinci alle prese con la creazione del Cenacolo e tanti altri ancora.
Lo stile di Matteo Strukul
Ancora una volta Matteo Strukul, grazie a un approfondito studio della storia dell’epoca e alla consultazione di tantissimi testi, è riuscito a trasportarci indietro nel tempo per mostrarci uno dei periodi storici più interessanti, fatto di battaglie, intrighi e grandi e tormentati personaggi. Un periodo che ben si presta a una narrazione di questo tipo. I fatti storici sono tutti riportati fedelmente. Tuttavia, lungi dall’essere uno sterile elenco di date e avvenimenti, la parte romanzata tiene incollato il lettore alle pagine.
È un periodo storico che tutti conosciamo abbastanza bene. Fra ricordi scolastici e fiction televisive, il periodo dei Borgia è uno dei più gettonati, quasi quanto di Enrico VIII e le sue mogli.
Il registro stilistico è ben adatto a questo tipo di narrazione. Ci sono molti dialoghi che contribuiscono a far procedere la narrazione senza appesantire troppo la lettura con pagine e pagine di spiegazioni. Lo stile narrativo utilizza termini adatti al periodo storico, senza apparire eccessivamente vetusto.
Nonostante la maggior parte dei lettori sappia perfettamente cosa accadrà, l’autore riesce a tenerti incollato alle pagine.
Sarebbe stato interessante, però, aggiungere una parte relativa all’ascesa dei Borgia. Sia nei romanzi che nelle fiction, si parte sempre da quando Rodrigo Borgia sale al soglio pontificio, manca la parte relativa all’infanzia di Giovanni, Cesare, Lucrezia e Goffredo Borgia.
La corona del potere è un ottimo libro che vi terrà col fiato sospeso e in attesa del prossimo volume della serie.
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