Pianeta Terra. 2020. L’insostenibilità ecologica della corsa verso una crescita infinita in un mondo dalle risorse limitate è un dato acquisito da almeno mezzo secolo. Eppure, le conferenze e gli accordi internazionali che si sono susseguiti non hanno impedito il peggioramento dello stato di salute del pianeta. Il modello capitalistico produce danni ambientali enormi e, insieme, ingiustizie sociali e disuguaglianze crescenti.
L’esistenza di alcuni cicli climatici nella storia del mondo non può ignorare la decisiva componente antropica dei cambiamenti attuali. Certo, non possiamo più tornare indietro, tuttavia dobbiamo smettere di perdere tempo e possiamo cercare almeno di contenere il danno, di evitare lo scenario peggiore.
La stessa pandemia di Covid-19 che, in questo 2020, sta colpendo milioni di donne e di uomini, ha a che fare, nella sua origine o quantomeno nella sua diffusione, con le alterazioni ambientali in atto.
Papa Francesco e Greta Thunberg invocano un’inversione di tendenza, ma sfregi e scempi continuano senza sosta, talora ammantati di ambientalismo da salotto.
La Terra sfregiata
In un agile volumetto ne discutono due impegnati esperti italiani (piemontesi), un climatologo da sempre presente nel dibattito pubblico, preciso nel seguire e ricostruire il negoziato climatico, e un militante NO TAV attivo nella pratica di rapporti sociali e forme di vita alternativi al pensiero dominante.
L’intervista al noto meteorologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli (Torino, 1966) da parte dell’attivista resistente di Chiomonte (Alta Valsusa) Daniele Pepino (1976) è stata realizzata nella capitale piemontese nel gennaio 2020, poi integrata e aggiornata nel maggio 2020.
La Terra sfregiata viene presentata organizzata in sette capitoli: eventi estremi; sottovalutazione e inadeguatezze; non se ne esce da soli; vero e falso ambientalismo; decrescere o razionalizzare (con un punto interrogativo); politica e movimenti; progresso e sapere scientifico.
All’inizio le domande sono brevi (si parte dalla pandemia) e le risposte più argomentate, poi entrambi si dilungano sul proprio punto di osservazione, anche con citazioni colte e azzeccate, e notevole assonanza di vedute.
Le ultime pagine sono quelle in cui maggiormente emerge una esplicita differenza di tono fra i due interlocutori: Mercalli chiede di continuare a distinguere la parte buona del progresso da quella cattiva e integrare i saperi. Mercalli soprattutto ribadisce che la scienza oggi ha sufficienti anticorpi per difendersi dalle storture, che pure esistono, e resta una delle poche bussole che abbiamo per il futuro, ancora una volta separando quella buona da quella cattiva.
Il libro
Luca Mercalli con Daniele Pepino
La Terra sfregiata. Conversazioni su vero e falso ambientalismo
Edizioni GruppoAbele Torino, 2020
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