Libri di fantascienza che hanno predetto il futuro

5 libri di fantascienza che hanno predetto il nostro futuro con inquietante precisione

Molti scrittori (citiamo al volo come esempi di prim’ordine i nomi di Jules Verne e George Orwell) hanno saputo scrutare nel futuro con un acume a dir poco sorprendente. Il loro sguardo è stato in grado non soltanto di cogliere aspetti e verità ancora dormienti, ma anche di elaborare le premesse di una realtà drammaticamente in movimento e spesso e volentieri – ammettiamolo pure – a un solo passo dal baratro. Un estro, il loro, pronto a proiettarsi a colpo sicuro nel domani. A predire con decenni di anticipo il destino dell’uomo, annunciandone puntualmente la vertiginosa caduta (o sospensione) dentro a una realtà chiamata a essere via via sempre più alienante e distorta. Disumana e distruttiva.

Hanno visto oltre: 5 libri di fantascienza che hanno predetto il futuro con inquietante precisione

Eccovi allora 5 libri di fantascienza che, con anni d’anticipo, se non addirittura di secoli, hanno predetto (infallibilmente) il nostro domani.

Mary Shelley, Frankenstein

Un classico, pubblicato da Mary Shelley nel 1818, in cui si affrontano con un anticipo di duecento anni argomenti come il trapianto di organi, l’intelligenza artificiale e, non ultimo, la relazione tra etica e scienza. Un dibattito particolarmente vivo ai giorni nostri.

Fyodor Dostoevskij, Memorie del sottosuolo

Un’opera divisa in due parti in cui il celebre scrittore russo, in aperta critica al Positivismo imperante, sembra preannunciare all’umanità – un’umanità intimamente sordida e oscura – un futuro fosco. L’avvento dei regimi totalitari a cavallo delle due guerre gli darà ahimè ragione.

Nikolay Chernyshevsky, Che fare?

Pubblicato nel 1863 il romanzo di Nikolay Chernyshevsky con le sue idee rivoluzionarie ebbe un enorme impatto sociale, influenzando diversi militanti socialisti che volevano abbattere il regime zarista. Un romanzo capace non solo di predire il futuro ma per certi versi anche di forgiarlo a propria immagine e somiglianza.

Yevgenij Zamjatin, Noi

Un libro che, senza ombra di dubbio, ha subito l’influenza di Memorie del sottosuolo ma che ci trasporta in una società ultra razionale dove tutto deve funzionare come in una gigantesca macchina da lavoro. Tutti i cittadini, sottoposti alla tirannia del Benefattore che onnipotentemente regge le sorti dello Stato, sono identificati non da un nome bensì da un numero.

Sinclair Lewis, Qui non è possibile

L’opera di Sinclair Lewis scritta come satira dei regimi totalitari degli inizi del Novecento sembra oggi predire e annunciare, almeno secondo alcuni critici, l’ombra sinistra di Donald Trump sull’America.

Via | Bigthink
Foto | boscorelli via Depositphotos

Giorgio Podestà

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