Si dice coming out o outing?

Si dice coming out o outing?

Coming out o outing? Qual è l’espressione per corretta per indicare che una persona ha reso noto il suo orientamento sessuale? E quella invece che si usa per dire che una persona è omosessuale anche se la persona stessa non ne ha mai parlato? Procediamo con ordine e cerchiamo di capire la questione, visto che, nonostante le cose siano state spiegate più e più volte, i mezzi di comunicazione e il linguaggio corrente spesso fanno confusione

Coming out: significato e traduzione

Coming out è un’abbreviazione. Deriva dall’inglese coming out of the closet che letteralmente vuol dire uscire dall’armadio a muro ma che possiamo tradurre anche con uscire dal ripostiglio o uscire dal nascondiglio. Quindi, come risulta evidente dalla traduzione, fare coming out vuole dire dichiararsi come omosessuale. Io sono gay e lo dico ai familiari, agli amici, a chi voglio. Sono io che esco dall’armadio, per riprendere l’espressione completa.

Questa idea di dichiararsi risale a Karl Heinrich Ulrichs (1825- 1895) scrittore, poeta e giurista tedesco considerato il pioniere del movimento di liberazione omosessuale.

Outing: cos’è e suo significato

Con outing si intende la pratica di indicare pubblicamente, per motivi politici, l’omosessualità di una persona che non è eterosessuale e che, spesso, inveisce contro le persone omosessuali. Outing deriva dall’avverbio out, cioè fuori, inteso in senso di buttar fuori qualcuno da quel famoso armadio di cui abbiamo scritto sopra. In pratica si vuole denunciare in maniera pubblica l’ipocrisia di chi è “apertamente” eterosessuale, ma di fatto è omosessuale.

Questa pratica si fa risalire al giornalista statunitense Michelangelo Signorile, che negli anni Novanta ha iniziato a fare i nomi di quei politici gay nel privato e omofobi nella vita pubblica per non perdere voti o per altri motivi politici e/o religiosi.

Coming out o outing, allora?

Allora, si dice coming out o outing? Entrambi, solo che significano cose diverse. Riassumendo:

  • coming out: io parlo del mio orientamento sessuale, sono io che mi dichiaro, io che esco dall’armadio;
  • outing: sono gli altri che rendono pubblico l’orientamento sessuale di una persona che non vorrebbe uscire dall’armadio ma viene spinta fuori dal suo nascondiglio; è una pratica soprattutto politica, da usare con attenzione, che serve a denunciare l’ipocrisia di molti politici e politiche in questo campo.

Per cui è sbagliato dire: «X ha fatto outing». Molto probabilmente la versione corretta è «X ha fatto coming out» cioè ha dichiarato di essere omosessuale; nel caso in cui sia stato denunciata pubblicamente l’omosessualità di X, che non si è mai dichiarato, allora sarebbe da dire: «X è stato oggetto di outing» o simile.

Tutto chiaro?

Foto | Sharon McCutcheon via Unsplash

Roberto Russo

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