L’amore tormentato è ciò che sotto sotto tutti ci accomuna: chi di noi non lo ha conosciuto? Anche i più fortunati, ovvero coloro che non lo hanno provato sulla propria pelle, si sono ritrovati a consolare un amico afflitto da questo intimo male che non guarda in faccia nessuno!
L’amore, di per sé è tormento: quell’alternarsi di meraviglia e timore, quel sentirsi vulnerabili perché amando concediamo fiducia, la paura di perdere qualcuno o di non suscitare amore…
L’amore tormentato che ci affligge
Da secoli l’amore tormentato è cibo per i poeti e gli scrittori, è tema di scambi epistolari, parola che lascia il segno negli aforismi che finiamo per custodire in diari e quaderni, emozione per le canzoni.
Cantare i tormenti d’amore
A proposito di canzoni di amore tormentato, pensate che anche nel Medioevo era oggetto di melodie. Kalenda Maya di Raimbaut de Vaqueiras, fu composta sul finire del XXII secolo e ancora oggi i musicisti si divertono a reinterpretarla!
Un amore irrisolto e irraggiungibile, il tormento dell’indifferenza, la lontananza: passano i secoli ma eccoci qui ancora a cantare degli stessi tormenti d’amore. Baglioni ne è maestro, con il suo Piccolo grande amore che gli manca da morire. E l’intramontabile Lucio Battisti, che con Mogol è stato accanto ai tormenti d’amore di tanti di noi… Tra le tante, la sua E penso a te o I giardini di marzo: colonne sonore di segreti struggimenti d’ogni età. E Mina? “Non lo vedi che sono a due passi da te? Non sai quanto amore sprecato, aspettando in silenzio che tu ti accorgessi di me” (Sono come tu mi vuoi).
Lettere di un amore tormentato per raccontare di noi
E poi le lettere di un amore tormentato, oggi sostituite forse con email, messaggini, ma pur sempre strumenti per scrivere del nostro tormento d’amore a chi lo ha provocato… Una lettera per avere il coraggio di esternare sentimenti, per dar voce a ciò che non riusciamo a dire, per sfogare pene d’amore o confessarle: cambia la modalità ma non ciò che spinge a raccontarci a qualcuno.
Il privato di grandi personaggi della storia, ci è stato regalato dalla letteratura che raccoglie lettere di amori tormentati di ogni tempo e paese, come quelle di Frida Kahlo a Diego Rivera, la gelosia e il tradimento di un amore complicato e altalenante. O le lettere mai spedite di Beethoven alla sua amata alla quale scrive “Il tuo amore mi rende il più felice e insieme il più infelice degli uomini”.
Franz Kafka scrisse a Milena ben 150 lettere dense di mal d’amore: una relazione a distanza e adulterina composta più di parole scritte che di incontri: “Tu sei per me il coltello con il quale io frugo dentro me stesso”.
Il tormento d’amore in letteratura
A proposito di letteratura, tanti sono i libri d’amore tormentato. Romanzi che narrano di lontananze, incomprensioni, rotture o tradimenti. In altre parole: di amori tormentati. E più ci fanno male, più amiamo chi li ha scritti, non è vero?
Gabriel García Márquez, nel suo libro più amato dai lettori – L’amore ai tempi del colera – ci avvolge di un amore senza speranza che resta vivo nel personaggio principale a dispetto di tutto e del tempo che passa. La speranza è l’ultima a morire ma non l’amore?
Follia, di Patrick Mc Grath, è così impregnato di tormento d’amore da far male. Non lo si può lasciare neppure dopo la parola fine, perché capace di trascinarci nella parte crudele di un sentimento totalizzante e deleterio.
Bellissimo, il romanzo autobiografico Un uomo di Oriana Fallaci. Una storia d’amore non facile, tormentata, un rapporto profondo ma doloroso.
Condensare il tormento d’amore: gli aforismi
E proprio dai libri, ricaviamo spesso frasi illuminanti, che ci appartengono, che condensano i nostri tormenti d’amore o le nostre più intime emozioni. Aforismi in grado di dar voce con poche parole a quel fiume di sentimenti che a volte si fa torrente e ci travolge senza pietà. Vi regaliamo tre aforismi di amore tormentato in grado di arrecare all’anima quell’effetto disturbante che tanto ci piace quanto leggiamo.
- Chi comincia ad amare, deve essere pronto a soffrire. (Antoine Gombaud)
- A un cuore in pezzi nessuno s’avvicini senza l’alto privilegio di aver sofferto altrettanto. (Emily Dickinson)
- E che centomila abbiano avuto delusioni, diminuisce forse il dolore di chi viene deluso? (Cesare Pavese)
Poesie d’amore tormentato, pane quotidiano dei poeti
I tormenti d’amore sono da sempre il pane quotidiano per i poeti, e non ve ne sono che abbiano evitato o evitino questo tema così intenso e coinvolgente. Ognuno di loro possiede il dono di saper cogliere il cuore di uno struggimento e racchiuderlo in versi, amplificando così le nostre stesse emozioni. Difficile scegliere tra i tanti capolavori che vi inviamo a scoprire in rete o in libreria, nondimeno eccovi per concludere un piccolo ma grande assaggio di poesie d’amore tormentato. Testi capaci di dar cibo o forse sollievo ai vostri tormenti d’amore…
Il Passato, di Emily Dickinson
È una curiosa creatura il passato
e a guardarlo in viso
si può approdare all’estasi
o alla disperazione.
Se qualcuno l’incontra disarmato,
presto, gli grido, fuggi!
Quelle sue munizioni arrugginite
possono ancora uccidere!
Sei la mia schiavitù sei la mia libertà, di Nazim Hikmet
Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d’estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro.
Foto | Mariana Anatoneag via Pixabay
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