Gridi di uccelli. Immensi paesaggi innevati. Betulle che si piegano al gelido vento del Baltico. Lune rosse che salgono a cavalcare il cielo d’estate, mentre l’orzo matura lentamente nei campi. Accanto a foreste di abeti millenari. Le pagine di Eduard von Keyserling (1855-1918) si ergono davanti a noi come tanti squisiti quadri romantici, dove, con caparbietà e rapimento, sembra puntualmente sopravvivere qualcosa di leggendario. Di fiabesco. Di sottilmente affascinante.
Siamo nelle lontane province dell’Impero russo, tra aristocratici malinconici e orgogliosi, ma invariabilmente assediati dal progresso. Dal tempo che passa. Da un processo di decadenza che resiste e si oppone al cambiamento, ma come potrebbe farlo solo un baluardo ormai corroso da muffe e infiltrazioni che sembra fiutare nell’aria e nel terreno il proprio imminente crollo. La propria inevitabile morte.
Le opere di Eduard von Keyserling
Eduard von Keyserling – nato in una famiglia della nobiltà baltica di lingua e cultura tedesca e presto perseguitato da disturbi e malattie che lo renderanno invalido per buona parte della sua vita adulta – ci ha lasciato un inestimabile patrimonio di romanzi e racconti.
Piccoli e grandi gioielli (la cui foggia rimane pugnacemente fedele a se stessa) dove le grandi famiglie di quei luoghi, chiuse nei propri castelli aviti, vengono colte (e raccontate) in quell’agonizzante stato di sospensione, in quell’ora nervosa e crepuscolare che da sempre precede la fine e l’inizio di ogni nuova era. Un subbuglio interiore affrontato in modo diverso da padri e figli. Una distanza generazionale destinata a rendere il terreno su cui si muovono i vari protagonisti (che sia con la fuga o il ritorno, il suicidio o uno sprezzante senso del dovere e della tradizione) ancora più sdrucciolevole e insicuro.
Tra le sue opere più significative tradotte in italiano, vi segnaliamo Il castello di Dumala, Onde, La sera sulle case (noto anche come Case crepuscolari), Principesse, Nell’angolo di quiete e Versante sud.
A questo punto, dopo tanti ghiotti titoli, non possiamo che augurare buona lettura a tutti!
Foto | Lovis Corinth, Public domain, da Wikimedia Commons
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