Otto scrittrici che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo della letteratura. Otto donne che in più di un’occasione ci hanno rivelato un lato sorprendentemente tosto della loro personalità. Uno spirito indomito e battagliero che ha permesso loro di emergere, di superare difficoltà, di sopraffare al momento giusto il destino avverso o, come nel caso di Virginia Woolf, di farsi beffa dell’intera Marina Reale britannica con una bravata oggi leggendaria.
Devi proprio leggere le opere di queste donne forti
Scopriamo insieme, allora, queste donne forti che hanno cambiato per sempre la letteratura.
Murasaki Shikibu
Autrice di Genji monogatari, Murasaki Shikibu imparò a leggere e scrivere segretamente da bambina. Dama di compagnia dell’imperatrice Soshi, la giovane autrice sfidò i tabù del Giappone dell’XI secolo che impedivano alle donne di accostarsi all’apprendimento della lingua. La sua opera viene oggi considerata pioniera del romanzo moderno giapponese.
Phillis Wheatley
Strappata all’Africa dove era nata e venduta poi come schiava nelle lontane Americhe, Phillis Wheatley fu la prima donna afro-americana a essere pubblicata. Il suo talento per la poesia attrasse l’interesse e l’ammirazione di George Washington che la invitò alla Casa Bianca.
Mary Wollstonecraft
Una figura che giganteggia nella storia del femminismo e delle sue giuste ma faticose rivendicazioni. Mary Wollstonecraft ebbe sempre coraggio da vendere e pelo sullo stomaco. Durante la rivoluzione francese, mentre viveva a Parigi, tra processi sommari e decapitazioni quotidiane, si fece nominare corrispondente estero. Un vero e proprio osso duro delle Lettere. Non c’è dubbio.
Baronessa Emma Orczy
La scrittrice britannica viene da più parti vista come la madre del super eroe moderno. Non aveva allora poteri soprannaturali, ma gli bastava indossare una maschera ed avere un bel po’ di coraggio per salvare decine di vite umane. Parliamo, naturalmente, della celebre e celebrata Primula rossa:
La cerchiam di qua, la cerchiam di là, la cercano i francesi ovunque va. Che sia lassù nel cielo o nell’infernale fossa la dannata e inafferrabile Primula Rossa?
Virginia Woolf
L’autrice di Gita al faro e di altri inarrivabili capolavori mostrò tutto il suo amore per l’irriverenza, partecipando, insieme a un gruppetto di amici, a una colossale bravata che mise in ridicolo la Marina Reale Inglese. Vestiti da alti dignitari etiopi si fecero mostrare con calma e senza fretta l’imponente ammiraglia. L’episodio (clamoroso) finì su tutti i giornali dell’epoca.
Agatha Christie
L’incontrastata signora del giallo amava il brivido e, badate bene, non era solo una questione letteraria. In lei vi era certamente qualcosa di Indiana Jones. Non per nulla la creatrice di Poirot e Miss Marple incontrò il suo secondo marito in uno scavo archeologico dove erano rimasti entrambi bloccati.
Isabel Allende
Figlia di un diplomatico cileno, Isabel Allende dovette lasciare precipitosamente il proprio Paese dopo il colpo di stato del 1975 e reinventarsi una vita lontano dalla patria. Il successo del suo primo romanzo, La casa degli spiriti, le aprì le porte di una nuova carriera, consacrandola come una delle più grandi penne del Realismo magico sudamericano.
JK Rowling
Senza soldi e con un figlio a carico la scrittrice, senza perdersi d’animo o versare inutili lacrime, si mise a scrivere le vicende di un piccolo mago su un tovagliolo di carta. Un inizio difficile, tribolato che l’ha portata però lontano.
Via | Epic Reads
Foto | pasja1000 da Pixabay
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