Fra la via Emilia e l’Est. Da mercoledì 7 agosto 2024, ore 23.50.
Almeno tu
La 15enne Elisa scende dallo sportello di una Nuova Mini Cooper 5 porte sulla Strada provinciale 477 in direzione Palazzuolo sul Senio, proprio all’imbocco di un tornante. Viene investita da una Peugeot condotta dalla signora Carmela Meroni, che procedeva in senso opposto, assolutamente incolpevole.
Vi sono altri tre ragazzi a bordo – Yuri, Luca, Matteo – e la carissima amica coetanea Martina, illesi. Poco più sotto è visibile e ferma una macchina dei carabinieri. Accorrono subito.
Due ore più tardi il maresciallo di Faenza suona al campanello dei genitori Vittorio e Paola. Loro sanno che la figlia è in montagna, sull’Appennino, a casa proprio di Martina, in vacanza a meno di un’ora d’auto. Apprendono ora che è morta. Morta!
La loro vita ne viene ovviamente sconvolta, frequentano gruppi di sostegno, s’allontanano ancor di più, nei mesi successivi si separano pure. Soprattutto il padre va in aspettativa dal liceo classico dove insegna e non sa darsi pace, spesso dorme nella stanza di Elisa.
Qualcosa di strano
Poi, ad aprile 2025 la madre si presenta a casa del marito (la loro) con l’avvocata Lara Santarelli, una graziosa biondina dai capelli rasati e la frangetta, occhi grandi dietro alle lenti rotonde, convinte che ci sia qualcosa di strano nell’incidente. Almeno quattro punti dubbi:
- quale era il posto a sedere di Elisa in auto;
- le dichiarazioni incerte di Martina
- e poi il successivo negarsi a contatti, trasferitasi altrove con la madre;
- soprattutto un precedente che riguarda Thomas Zantelli, detto Yuri, unico con patente e il ricchissimo minorenne Luca Carlisano: in vacanza a Tenerife nel Natale 2022 (con i genitori di Luca), invitarono in camera la 15enne ragazzina francese Sophie che volò giù dal terrazzo. Prima affermò che volevano abusare di lei, poi ritrattò.
Lara era stata la legale della famiglia. Le hanno tolto l’incarico. Ha incontrato Paola, hanno avviato una relazione sentimentale, vogliono verità e giustizia. Quella notte Elisa appare in sogno a Vittorio: devi vendicarmi, papà.
Un noir crudo di Carlo Lucarelli
Torna finalmente con alta qualità la narrazione del grande scrittore Carlo Lucarelli (Parma, 1960), un noir crudo e terribile che alterna la prima persona (del padre) alla terza persona varia dei tanti protagonisti e dei loro reciproci incroci.
La vicenda noir è forse ancora in corso, il racconto segue i quasi tre anni successivi all’incidente.
Dentro il romanzo Almeno tu
Il protagonista è soprattutto il padre, disinteressato alle pratiche legali, convinto di dover affrontare di petto chi probabilmente aveva contribuito in vario modo alla perdita dell’unica amata figlia, pur lui poco coinvolto nella vita familiare casalinga e spesso urlante (mai violento), ignaro dei veri sentimenti della moglie Paola e di Elisa.
Ben presto, gli torna una cosa che gli veniva anche da bambino, la sindrome della canzone bloccata, earworm, come un tarlo nell’orecchio che colpisce la corteccia uditiva del cervello e si infila nel magazzino della memoria a breve termine, rimbalza nella scatola cranica, si inchioda su un punto dissonante e riattacca, perché è così che fa il cervello, non tira dritto, si resetta e riparte. La canzone che ha in testa pare sia Almeno tu nell’universo, solo il ritornello che si apre, la voce rotta di Mia Martini.
Almeno tu, da cui il titolo dell’ottimo romanzo e l’irrefrenabile determinazione di Vittorio nel “perseguire” i colpevoli e le loro famiglie, al di là della ricostruzione ufficiale delle autorità e dei primi sospetti dell’Ispettore Marcheselli di Cesena (a rischio diabete, ha tolto lo zucchero dal caffè, con gusto).
Il padre comincia a seguire gli amici della figlia, sono scossi è vero. Gli adulti anche peggio, scoprirà: difetti enormi seppur mascherati (come i propri); ossessioni psichiche e sessuali; intrallazzi di criminalità e potere; ingordi egoisti paurosi vigliacchi. E per dormire, allora, taluna ricca prende sempre abbastanza vino bianco e tavor.
Il libro
Carlo Lucarelli
Almeno tu
Einaudi, 2025
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