Las Vegas

3 librerie incredibili a Las Vegas

Las Vegas: un nome, una città, un immaginario completo di esperienze. La città del Nevada meridionale (USA) è una delle località più iconiche e visitate al mondo, celebre per il suo stile sfarzoso e lussuoso.

L’evoluzione di Las Vegas è a dir poco sorprendente, fondata nel 1905, la città è diventata una metropoli che attira ogni anno milioni di turisti da ogni parte del mondo. Se si pensa a Las Vegas non possono che venire in mente le numerose scene cinematografiche, i locali notturni, i casinò e più in generale tutto ciò che è legato alla movida. Oltre alla vivacità celebre, Las Vegas si contorna anche di una fitta programmazione di eventi culturali, shopping di lusso, cucina internazionale e una scena artistica emergente.

Librerie incredibili a Las Vegas

Come possiamo vedere, Las Vegas non è soltanto la patria dei casino live ma anche di librerie uniche che si distinguono per ricercatezza ed esperienza offerta ai propri lettori. Già, in pochi sanno che in questa città dal fascino assoluto si celano alcune meraviglie in ambito di libri, così uniche da essere invidiate da tutto il mondo.

1.  Bauman Rare Books

Bauman Rare Books può essere considerata una catene di librerie presente sul suolo statunitense in tre città di altissimo interesse: New York, Philadelphia e Las Vegas. L’idea nasce da David Bauman, un collezionista che ha coltivato la passione per i libri antichi e per l’antiquariato.

A oggi, le tre librerie sono delle vere e proprie gallerie di libri antichi in cui è possibile presentare i propri volumi e venderli tramite Bauman Rare Books. La professionalità del personale, l’elegante arredamento e l’immersione in un’atmosfera magica, rendono l’esperienza d’acquisto molto esclusiva.

2.  NoMad Library

La NoMad Library è un perfetto esempio di libreria moderna, in quanto coniuga alla perfezione la bibliofilia con un’esperienza culinaria di alto livello. All’interno di questa libreria si è creata un’atmosfera accogliente grazie ai libri che decorano le pareti. La situazione è di intimità intellettuale contornata dalla possibilità di sorseggiare un buon cocktail o assaggiare deliziosi piatti gourmet.

Perfetta per chi cerca una pausa rilassante e per chi vuole immergersi in un’oasi di cultura e gastronomia che si ispira agli ambienti letterari europei ma che, di fatto, si trova nella Città del Peccato: Las Vegas

3.  The Writer’s Block

Ultima ma sicuramente non per importanza, tra quelle elencate, The Writer’s Block è forse la libreria più classica presente a Las Vegas. Fondata nel 2014, la libreria si trova nella downtown della metropoli e propone una selezione di volumi molto variegata. Questa libreria indipendente promuove molti titoli di autori locali e indipendenti e ospita diversi eventi comunitari, contribuendo a creare un ambiente immersivo. Tra tutte le attrazioni che Las Vegas può offrire, chi ha la fortuna di poterla visitare non deve lasciarsi scappare queste 3 librerie.

Ciò che rende The Writer’s Block una libreria eccezionale e un luogo di attrazione unico è il laboratorio creativo chiamato “Book Machine”. In questo laboratorio, ciascun visitatore potrà stampare, comprare e portare a casa un souvenir personalizzato e unico al mondo. Si tratta, infatti, della possibilità di stampare un libro personalizzabile.

Libreria Las Vegas

Oasi di cultura a Las Vegas

Quando si dice che l’abito non fa il monaco, oltre a essere un detto molto veritiero, ci si può riferire a qualsiasi cosa. In questo articolo abbiamo visto che Las Vegas ha molto di più da offrire rispetto ai soliti casinò e a strade con luci sfavillanti. In totale controtendenza con quello che è il tipico immaginario, la metropoli americana riesce a offrire anche angoli di pace e cultura rappresentati da librerie imperdibili.

Tra i posti più interessanti c’è The Writer’s Block, Bauman Rare Books e la NoMad Library che aggiunge un tocco gastronomico all’esperienza letteraria. Che il lettore sia un semplice appassionato, uno scrittore o un collezionista, questi posti svelano un carattere totalmente inaspettato della città, rimarcando che un libro non va giudicato dalla copertina.

Foto | David Lusvardi / Iñaki del Olmo su Unsplash

Marco Penna

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