I libri erano oggetti di grande valore nell’Età Moderna, soprattutto in nuovi territori lontani dall’Europa, come l’America del XVI secolo. Dopo la scoperta del Nuovo Mondo e l’espansione dell’Impero spagnolo (e non solo), le missioni religiose si diffusero rapidamente in tutto il continente, portando con sé la cultura europea e la religione cristiana.
I libri erano essenziali per l’opera di evangelizzazione e l’istruzione dei missionari. Erano fonte di informazioni, di conoscenza e di spiritualità. Tuttavia, i libri erano anche oggetti costosi e difficili da reperire. Era quindi importante proteggerli dai furti, dalle perdite e dai danni.
La pratica tradizionale per proteggere i libri era la maledizione e la scomunica. Papa Pio V (1504-1572) arrivò a minacciare con la scomunica chiunque rubasse o maltrattasse libri di una biblioteca. Va sottolineato che questa era una delle pene più temute dell’epoca, soprattutto se parliamo di nobili o religiosi. Tuttavia, tale pratica era poco efficace, soprattutto in un contesto come quello americano, dove la Chiesa cattolica aveva un potere limitato.
Le marcature a fuoco sui libri
In America, quindi, si diffuse una pratica più efficace: la marcatura a fuoco sui libri. Questa pratica consisteva nel bruciare un simbolo sulla copertina o sul taglio del libro, utilizzando un ferro caldo.
Le marche a fuoco erano realizzate con simboli semplici, come una croce, un monogramma o un’abbreviazione del nome della biblioteca. In alcuni casi, tuttavia, erano più elaborate e includevano immagini o disegni.
La marcature a fuoco sui libri avevano una duplice funzione. Da un lato, servivano per identificare i libri provenienti da determinate biblioteche. Dall’altro avevano la funzione di scoraggiare i furti, rendendo più difficile la rivendita dei libri senza destare sospetti.
La pratica della marcatura a fuoco dei libri si utilizzò nelle Americhe dal XVI al XIX secolo. Con la secolarizzazione delle biblioteche, le marche a fuoco furono gradualmente abbandonate.
Oggi, le marcature a fuoco sui libri sono una fonte preziosa di informazioni per gli storici. Possono aiutare a identificare i libri provenienti da determinate biblioteche, a ricostruire la storia dei libri stessi e a comprendere la cultura e la società dei tempi passati.
Via | Lecturalia
Foto | Aljndrcz via WikiCommons
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