Edna Ferber

Edna Ferber e le sue storie tra letteratura, teatro e cinema

Luce e spazio quest’oggi per una scrittrice il cui talento ha abbagliato a più riprese anche il grande cinema, quello che annovera tra le sue file nomi del calibro di Katharine Hepburn, James Dean o Elizabeth Taylor. Del resto i titoli da snocciolare sono questa volta tutti arcinoti da So Big (Premio Pulitzer nel 1925) a Show boat (trasformato in uno dei musical di maggiore successo della storia), da Il gigante a Saratoga Trunk. Non fu certo facile convincere la volitiva Edna Ferber (1885-1968) a cedere i diritti d’autore. Soprattutto per Show boat. L’orrore di vedere trasformati i suoi personaggi in macchiette cinguettanti fece esitare a lungo l’autrice; solo le rassicurazioni del compositore Jerome Kern la convinsero in un secondo tempo a dir di sì. A dare il nullaosta.

Le storie di Edna Ferber

Le storie della Ferber d’altronde mettono in primo piano realtà complesse, discriminazioni razziali e sociali e non sempre per la scrittrice l’abito fa necessariamente il monaco. Anzi. L’aspetto gradevole, i modi garbati, l’aria bien comme il faut non sono mai garanzia di bontà o gentilezza d’animo. Anche i suoi drammi teatrali (ricordiamo en passant Palcoscenico, portato poi sul grande schermo da Katharine Hepburn e Ginger Rogers) mettono in scena queste verità a cui Edna Ferber aderì con convinzione per tutta la vita.

La misteriosa vita della scrittrice

Una vita per certi versi misteriosa, imperscrutabile dietro a quel suo profondo riserbo. Quel silenzio che la circondava quasi come una copertina di Linus. Le sue biografie ufficiali non rivelano flirt, travolgenti passioni d’amore, ma un’esistenza interamente dedita alla propria ricerca di verità, a svelare, quando poteva, il cuore celato e mosso delle cose.

Vi è una sua frase che sembra rappresentarla forse meglio di ogni altra. Una citazione che ne rivela, senza mezzi termini, ironia, fermezza e filosofia di vita:

Vivere nel passato è un’attività stupida e solitaria. Guardarsi indietro fa male ai muscoli del collo, ti fa sbattere contro la gente impedendoti di andare diritta per la tua strada.

Foto | Di Theatre Magazine Company; Nickolas Muray, photographer (Theatre Magazine, July 1928 (page 29)) [Public domain], attraverso Wikimedia Commons

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Giorgio Podestà

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