Il movimento cyberpunk, nato verso gli inizi degli anni Ottanta dello scorso secolo, si è articolato in vari ambiti, dalla cinematografia alla musica, ai videoclip, ai fumetti e al design, ma è soprattutto in campo letterario che ha trovato la sua più compiuta espressione, con dei libri cyberpunk che rimarranno nella storia della narrativa non solo di genere.
La letteratura cyberpunk
Sorto in seno alla grande famiglia della fantascienza, si è ben presto ritagliato una sua precisa fisionomia, avendo fatto propri temi e stilemi innovativi per il periodo: la descrizione di possibili futuri nient’affatto positivi o rassicuranti, se non palesemente degradati da una pericolosa immanenza delle moderne tecnologie o dallo strapotere delle grandi multinazionali. Il tutto narrato con piglio violento, “punk”, e con un linguaggio a volta quasi iniziatico o quantomeno para-tecnologico.
La lista dei libri cyberpunk fondamentali
Difficile compilare una lista dei libri cyberpunk più rappresentativi di quello che, nato come una sorta di sottogenere SF, ha poi assunto nel tempo le caratteristiche di portabandiera dell’intera branca letteraria.
E tuttavia, piacevolmente pressati in tal senso dagli insaziabili lettori di Libri e parole, proviamo a lanciarci nell’impresa, per quanto improba e inevitabilmente lacunosa potrà risultare, specie ai tanti cultori del cyberpunk.
Neuromante e gli altri titoli di William Gibson
Un autore il cui nome non possiamo di certo sottacere è William Gibson, che con il romanzo Neuromante nel 1984 ha, secondo i più, scritto l’opera archetipica nell’ambito dei libri cyberpunk, dando vita a un testo che, pur muovendosi nelle coordinate stilistiche del noir alla Chandler, innova al massimo grado per quanto concerne ambientazioni e descrizioni. A quel primo, fortunato romanzo seguirono, a formare la cosiddetta Trilogia dello Sprawl, Giù nel ciberspazio (1986 – pubblicato anche con il titolo di Giù nel cyberspazio), Monna Lisa Cyberpunk (1991) e la successiva Trilogia del Ponte, composta dai romanzi Luce virtuale (1994), Aidoru (1996) e American Acropolis (2000), tutti pubblicati da Mondadori.
La matrice spezzata, di Bruce Sterling
Altro autore costantemente associato al movimento cyber è Bruce Sterling, scrittore del quale dobbiamo ricordare almeno La matrice spezzata (Editrice Nord, 1986), Isole nella rete e Fuoco Sacro (Fanucci, rispettivamente 1994 e 1997).
Mindplayers, di Pat Cadigan
Proseguendo nella nostra, vogliamo ribadirlo, del tutto parziale lista dei libri cyberpunk “imperdibili”, inseriamo Pat Cadigan con lo sconvolgente Mindplayers (Shake Edizioni, 1996).
I romanzi cyberpunk di Akira Mishima
Non possiamo poi omettere Bambole (1996) e Overminder – il sognatore (1998), due opere caratterizzate da uno spirito e un approccio visionari scritte da Akira Mishima (pseudonimo di Lorenzo Bartoli), entrambe pubblicate da Fanucci Editore.
Alcune antologie da leggere
Tra le antologie, indispensabile è La notte che bruciammo Chrome di William Gibson (Mondadori, 1989), Mirrorshades a cura di Bruce Sterling, Cyberpunk (Shake Edizioni, 1990), e l’illuminante Strani Attrattori. Antologia di fantascienza radicale (sempre Shake Edizioni, 2009).
Il punto sulla letteratura cyberpunk
Oggi l’esperienza cyberpunk è da considerarsi conclusa a tutti gli effetti – è lo stesso William Gibson ad affermare che il movimento si sarebbe spento già a metà degli anni Ottanta – e tuttavia le anticipazioni di allora oggi sono divenute ineludibile e talora angosciante realtà.
Si pensi all’immanenza della information technology, allo strapotere dei grandi mass media, al costante progresso dell’intelligenza artificiale, al profilarsi della cosiddetta postumanità, alle forzature derivanti dal paradossale eccesso d’informazione, alla schiavitù derivante dall’essere costantemente connessi. In tal senso oggi, come ha più volte rimarcato con la consueta acutezza di pensiero Bruce Sterling, tutto è cyberpunk.
Foto | ParallelVision via Pixabay
Lascia un commento