Memorie dal sottosuolo

Memorie dal sottosuolo, la rivolta di Dostoevskij contro le convenzioni sociali

Memorie dal sottosuolo, tradotto anche col titolo Memorie del sottosuolo o Ricordi dal sottosuolo, romanzo breve di Fëdor Dostoevskij pubblicato a puntate a partire dal 1864, vanta l’indubbio merito di essere considerato il primo romanzo esistenzialista della storia della letteratura mondiale, anticipatore anche di temi affrontati in seguito dalla psicoanalisi.

Dal carcere alla scrittura

Quando l’autore scrive il libro ha 43 anni. È reduce da un durissimo periodo di reclusione inflittogli per aver fatto parte di un gruppo di intellettuali che difendevano le idee di Charles Fourier, fautore di una radicale riorganizzazione della società.

È proprio la drammatica esperienza del carcere a offrirgli l’occasione di studiare i drastici mutamenti psicologici delle persone, come accade proprio al protagonista di Memorie dal sottosuolo.

Oltre il modello ottocentesco

Dostoevskij supera l’impostazione tipica di certo romanzo ottocentesco, dal momento che non si limita a rappresentare le vicende e i sentimenti dei personaggi.

Pone infatti questi ultimi in relazione tra loro e con la società, senza però rinunciare a indagare sulle ossessioni e le paranoie esistenziali del protagonista.

La struttura dell’opera Memorie dal sottosuolo

Il libro è diviso in due parti. Il protagonista-narratore, un ex funzionario russo, rievoca la propria vita e manifesta con tagliente sarcasmo le sue opinioni sulla società in cui vive:

La prima parte del romanzo si concentra sulle memorie del protagonista, che cerca di giustificare le sue azioni passate e di dimostrare la sua superiorità morale rispetto alla società che lo circonda.

La seconda parte, invece, è un monologo interiore. In esso il protagonista riflette sulla propria esistenza, sulla sua incapacità di agire e sul suo desiderio ineludibile di rimanere nella propria “tana” sotterranea, dove può essere libero di esprimere i propri pensieri più profondi e spesso, se non sempre, contraddittori.

Il protagonista del romanzo

Il personaggio principale di Memorie dal sottosuolo è un uomo frustrato, sconfitto. Alienato dalla società e in irrimediabile conflitto con se stesso, vagheggia una rivalsa contro tutto e tutti, pur nella consapevolezza della vanità di tale aspirazione.

In tal senso la figura del protagonista si rivela di una modernità quasi sconcertante, anticipando di fatto temi quali l’alienazione e la nevrosi dell’uomo contemporaneo.

Temi di Memorie dal sottosuolo

Nel romanzo Dostoevskij esplora a fondo temi fondamentali come la libertà, l’autenticità, la morale, la razionalità e la colpa, mettendo nel contempo in discussione l’idea razionalistica che l’uomo sia realmente in grado di governare se stesso e di agire in modo morale.

La scrittura

La scrittura di Dostoevskij è intensa e ricca di sfumature, con un’attenzione particolare rivolta ai dettagli psicologici dei personaggi. La sua prosa è spesso interrotta da digressioni e riflessioni, che creano un ritmo lento e ossessivo, ma anche per questo profondo e riflessivo.

Memorie dal sottosuolo, un’opera difficile ma importante

In conclusione, Memorie dal sottosuolo è un romanzo complesso e impegnativo, che richiede un’attenzione particolare da parte del lettore. Alcune dissertazioni del protagonista possono infatti a tratti risultare quasi noiose, inutile negarlo, anche se sono spesso mitigate da una sferzante ironia.

Tuttavia, se si è disposti a immergersi in questo prezioso viaggio esistenziale, si può apprezzare la profondità della scrittura di Dostoevskij e la sua capacità di esplorare i grandi temi dell’esistenza umana.

Il libro

Fëdor Michajlovič Dostoevskij
Memorie dal sottosuolo
Traduzione di Igor Sibaldi
Mondadori 2017

Foto | SergeyMikitiuk via Depositphotos

Luigi Milani

Avatar Luigi Milani

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.